Da una parte il Barolo con i suoi nobili supporter. Dall’altra il Barbaresco che deve il suo successo commerciale all’impegno di piccoli imprenditori e di cooperative di viticoltori.
Ma procediamo con ordine. Ed ecco…
Le prime 5 cose che bisogna sapere sul Barbaresco
- La leggenda vuole che i Romani, grandi diffusori della viticoltura, arrivati nel territorio del Barbaresco tagliarono le foreste di querce sacre a Marte e piantarono le viti.
- Nel 1799, per festeggiare la vittoria dell’esercito austriaco su quello francese, viene richiesto un intero carro di vino Nebbiolo. E’ questa la più vecchia citazione di Barbaresco e dei suoi vini.
- Il papà del moderno Barbaresco è considerato Domino Gavazza, direttore della Regia Scuola Enologica di Alba. Siamo alla fine del 1800. Grazie al suo impegno, vengono create le Cantine Sociali di Barbaresco, inizialmente erano 10 viticoltori. Oggi purtroppo quella istituzione non esiste più.
- Nel 1934, ad Alba, Nasce il Consorzio per la Tutela del vino Barolo e Barbaresco. E nel 1958 nasce la fondazione dei Produttori del Barbaresco. Allora erano 19, oggi sono 63 viticoltori.
- Il vero salto di qualità, però, arriva nel 1961, quando Angelo Gaja decide di concentrarsi solo alla produzione di Barbaresco, rinunciando a produrre Barolo. Di lì a poco, nel 1966, venne creata la DOC Barbaresco, che poi diventò DOCG nel 1980.
Torneremo certamente a parlare di Barbaresco. Ma per ora ci fermiamo qui. Conosci questo incredibile rosso di Langa? Faccelo sapere e facci sapere soprattutto se lo preferisci al Barolo. Siamo curiosi.