Sekt è il termine tedesco utilizzato per indicare questa categoria di vini. Per non farti cogliere impreparato alla prossima occasione, ecco le prime 5 cose da sapere assolutamente sui Sekt tedeschi.
Sekt: le bollicine “made in Germany”
- La maggior parte dei vini Sekt tedeschi sono realizzati con il metodo Charmat, dunque con la rifermentazione in autoclave. Ci sono, però, anche ottimi metodo classico.
- Curioso è il fatto che il Sekt può anche essere prodotto a partire da vini acquistati in altri paesi in Europa, compresa l’Italia. L’importante è che l’imbottigliamento e la spumantizzazione avvenga in Germania.
- Spesso si tratta di vini venduti a prezzi piuttosto accessibili, pensati soprattutto per soddisfare le esigenze del mercato tedesco. Ma come sempre non mancano le eccezioni.
- Le cose cambiano, per esempio, se i vini sono etichettati con la denominazione Deutscher Sekt. In questo caso, infatti, si tratta di spumanti prodotti solo da uve tedesche. E la qualità, ovviamente, sale di conseguenza.
- Chardonnay e Pinot Nero vengono utilizzati anche qui. Con loro, però, anche il Riesling che, grazie alla sua naturale acidità, si rivela ideale base per spumanti di qualità.
Siamo riusciti a incuriosirti? Proponi una bottiglia di Sekt ai tuoi amici la prossima volta che organizzate un aperitivo. E facci sapere come è andata…