Le 5 cose da sapere sulla Macerazione carbonica

Questa tecnica è talmente affascinante che porta con sé qualcosa di magico e mistico. In realtà, quando si parla di Macerazione carbonica, la magia c'entra poco. Anche questa volta, infatti, è tutta una questione di chimica!
Le 5 cose da sapere sulla Macerazione carbonica

Una tecnica enologica molto particolare. Utilizzata in diverse parti del mondo, Italia compresa, per dar vita a vini freschi e fruttati. Stiamo parlando della Macerazione carbonica. E se siete confusi, non vi preoccupate. Ci pensa Winepedia ad aiutarvi.

Ecco 5 cose da conoscere sulla macerazione carbonica

  1. Questa tecnica fa riferimento a un particolare tipo di macerazione che, per definizione, è il contatto tra il mosto e le bucce.
  2. In questo caso, però, non possiamo parlare al 100% di mosto, in quanto per attuare la Macerazione carbonica le bacche tipicamente non vengono pigiate. E talvolta i grappoli vengono persino lasciati interi.
  3. La parte di mosto che si libera per schiacciamento delle bacche inizia a fermentare, saturando di anidride carbonica la vasca di fermentazione.
  4. E qui inizia la magia. Nelle bacche intere, infatti, in ambiente saturo di CO2, il colore inizia a cedersi alla polpa. Allo stesso tempo, si sviluppano aromi molto particolari e caratterizzanti. Frutta fresca e “bubble gum”, sono due descrittori tipici. Insieme a fiori e rose.
  5. Questa tecnica è utilizzata in Italia per la produzione di tutti i vino novello, in Francia, invece. è impiegata per la produzione di Beaujolais. Questa area, dove il vitigno principe è il Gamay, si trova proprio sotto alla Borgogna

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