Vernaccia di San Gimignano: le prime 10 cose da sapere

Il territorio è splendido. Anzi, secondo molti San Gimignano è addirittura uno dei più bei borghi del Centro Italia. E comunque la Vernaccia è unica. Non fosse altro per il fatto di aver saputo ritagliarsi uno spazio molto importante all'interno di una terra, la Toscana, famosa soprattutto per i suoi vini rossi.
Vernaccia di San Gimignano - 10 cose da sapere

Un vino bianco in Toscana è già di per sé una piccola rarità. Una chicca enologica se, come nel caso della Vernaccia di San Gimignano, ha una produzione piuttosto limitata ma un livello medio davvero alto.

Per chi non è fresco di corso sommelier ma ha il piacere di scoprire un vino diverso, ecco le prime 10 cose fondamentali da sapere sulla denominazione.

Vernaccia di San Gimignano… 10 cose da sapere

  1. La Vernaccia di San Gimignano è stata la prima DOC d’Italia. Sembra strano. Eppure la prima DOC del nostro paese non è stata assegnata a Brunello, Chianti o Barolo, vini certamente molto famosi in tutto i mondo. La prima DOC, invece, è stata assegnata nel lontano 1966 proprio alla Vernaccia di San Gimignano, uno dei pochi vini bianchi toscani. Pensiamo dunque alla Vernaccia come a una bella signora di campagna, con tutto il fascino della cinquantenne.
  2. Le altre date importanti da ricordare sono: 1972, anno della creazione del Consorzio della Vernaccia di San Gimignano, poi denominato Consorzio della Denominazione San Gimignano, e il 1933, anno nel quale la Vernaccia di San Gimignano ottiene la DOCG, ossia il massimo riconoscimento qualitativo per un vino italiano.
  3. La Vernaccia di San Gimignano DOCG può essere prodotta solo sul territorio comunale di San Gimignano che si estende su una superficie di 12.500 ettari, di cui 5.600 sono destinati alle produzioni agricole. Uva… ma non solo. I vigneti si estendono su circa 1.900 ettari. Di questi, circa 750 sono destinati alla produzione di vino DOCG e circa 450 ettari a quella di vino San Gimignano DOC. Il rimanente ricade sotto altre denominazioni come Chianti e Chianti Colli Senesi (oltre che – ovviamente – alla produzione di vino Igt). Inutile dire che tutti i vigneti si trovano in aree collinari, tra i 200 e i 600 metri sul livello del mare.
  4. Il giro di affari legato alla produzione vinicola a San Gimignano è stimato in oltre 4omilioni di euro, di cui quasi la metà derivante dalla commercializzazione della Vernaccia. L’export pesa per oltre il 50% del fatturato totale, grazie soprattutto agli USA – che è il mercato più importante – ma anche a Germania, Svizzera, Inghilterra, Olanda e Belgio. In Italia il mercato è principalmente toscano, con una larga fetta di bottiglie vendute direttamente in cantina. Circa il 40% della produzione è locale e solo il 15% è destinato al territorio nazionale.
  5. Per essere Vernaccia di San Gimignano DOCG, il vino deve essere prodotto con almeno l’85% di uva vernaccia di San Gimignano. Per il rimanente 15% possono essere impiegati altri vitigni a bacca bianca, non aromatici. Dopo la vinificazione, per poter essere indicata come Riserva, la Vernaccia deve riposare in cantina, in legno o acciaio, per almeno 11 mesi e almeno per 3 mesi di affinamento in bottiglia.
  6. Le aziende vinicole sono meno di 200. E quelle che imbottigliano e che vendono con il proprio marchio sono meno di 100. Stiamo quindi parlando di un piccolo patrimonio… Sul sito Internet del Consorzio, una mappa con tutti i dati fondamentali. Ottimo servizio!
  7. Attenzione alla tracciabilità. Sempre sul sito del consorzio è anche possibile conoscere tutto sulla bottiglia di Vernaccia di San Gimignano Docg appena acquistata. Inserendo i numeri presenti sulla fascetta presente sulla bottiglia, è possibile risalire a tutti i dati analitici del vino che stiamo per bere. E contattare, eventualmente, anche il produttore. Anche in questo caso, ottimo servizio!
  8. Nel 2014 la Vernaccia di San Gimignano ha intrapreso un importante percorso per diventare la prima denominazione “Carbon Natural”, ossia per la prima volta le emissioni di gas serra nell’atmosfera saranno interamente compensate in azienda. Un progetto interessante che fa onore alla denominazione e al territorio.
  9. Oltre alla Vernaccia di San Gimignano DOCG, nel comune si producono anche vini San Gimignano DOC, rossi in prevalenza. Nello specifico sono 6 le tipologie previste per il San Gimignano DOC: Rosso (50% Sangiovese e massimo il 40% di Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah o Pinot Nero, soli o in blend), Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Pinot Nero.  A queste si aggiunge anche una versione rosata, prodotta con lo stesso blend di uve previste per la tipologia Rosso.
  10. Last… but not least, il Vinsanto. In questo caso le possibilità sono due. Per il Vinsanto – chiamiamolo “base” (anche se impropriamente, dato che non esiste una versione base e una superiore) – si usa il Trebbiano toscano, la Malvasia del Chianti e, chiaramente, la Vernaccia di San Gimignano. Per la versione “Occhio di Pernice”, invece, il vitigno principale è il Sangiovese. Per entrambe le versioni il lungo affinamento viene fatto in caratelli, ossia piccola botticelle tradizionali.

San Gimignano (ph. Pexels - Siegfried Poepperl) San Gimignano (ph. Pexels – Siegfried Poepperl)

San Gimignano, oltre che per il vino, è famosa per le sue torri che compaiono anche nel simbolo del Consorzio. C’è addirittura che l’ha definita la “Manhattan del medioevo”. Oggi delle 72 tra torri e case-torri esistenti ne restano 16 (14 secondo alcuni che non includono in questo elenco il campanile della Collegiata e la Casa-Torre Pesciolini avendo caratteristiche diverse dalle altre). La più antica è la torre Rognosa, che è alta 51 metri, mentre la più alta è la Torre del Podestà, detta anche Torre Grossa, di 54 metri. Un regolamento del 1255 vietò ai privati di erigere torri più alte della torre Rognosa (che all’epoca era la più alta), anche se le due famiglie più importanti, Ardinghelli e Salvucci, fecero costruire due torri poco più basse di quasi eguale grandezza, per dimostrare la propria potenza [fonte Wikipedia].

Piacere di conoscerti

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi un codice per frequentare tutti i nostri corso BEGINNER gratis per un anno.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Seguici:

Leggi anche:

Hai domande?
Inviaci un messaggio

    Acconsento alla memorizzazione e al trattamento dei miei dati da parte di questo sito web.
    Layer 1
    Questo sito web utilizza i cookie e chiede i tuoi dati personali per migliorare la tua esperienza di navigazione.

    TUTTI I CORSI GRATIS

    Partecipa per un anno
    a tutti i corsi BEGINNER
    senza spendere un euro

    Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.